Lunedì 29 maggio 2023, a Milano, nello storico Palazzo Turati di Via Meravigli, è stata presentata la Fondazione Consulenti del Lavoro di Milano, nata dalla collaborazione tra l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano e L’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro, Unione Provinciale di Milano.
Ad aprire i lavori dell’evento il video messaggio del Ministro del Lavoro Marina Calderone registrato presso la sede dell’Ordine di Milano poco prima dell’apertura dei lavori. Il Ministro, che ringrazio infinitamente a nome di tutti i colleghi di Milano, non ha potuto partecipare personalmente ai lavori perché è dovuta rientrare a Roma per impegni urgenti. Grazie Marina! Milano, come tutta la Categoria, sarà sempre al tuo fianco.
A seguire i saluti del Sindaco di Milano per bocca del suo capo di Gabinetto, l’Avv. Vanni, il Presidente del CNO Rosario de Luca, entrambi presenti all’evento, e quello del Presidente dell’Ancl Nazionale Dario Montanaro in collegamento streaming.
La Fondazione è un ulteriore tassello che aggiungiamo al meraviglioso mosaico che è la nostra Categoria. Supporterà il Consiglio Provinciale dell’Ordine e dell’ANCL UP di Milano, Enti fondatori, nella loro attività di rappresentanza verso Enti, Istituzioni, Associazioni e Organizzazioni presenti sul territorio valorizzando sempre più la professione e il ruolo dei Consulenti del lavoro.
La Fondazione promuove e incentiva approfondimenti tecnici e scientifici, sviluppo di ricerche, convegni, redazione di papers, pubblicazione di studi e documenti di aggiornamento, scambi culturali, interprofessionali, elaborazione di best practices, a carattere nazionale e internazionale.
Nel corso dell’evento sono stati presentati i numeri delle azioni svolte nel primo anno di attività, i dati relativi al gap retributivo tra le micro-piccole e le medio-grandi imprese (a cura del Centro Ricerche) e affrontati i temi inerenti a una possibile riforma del mercato del lavoro, oltre ad una proposta di revisione del Decreto trasparenza (a cura del Centro Studi).
Essere al passo con i tempi significa interpretare i reali bisogni dei soggetti presenti nel mercato del lavoro e restituire soluzioni in grado di gestire i veloci cambiamenti imposti dalla realtà quotidiana. Questo è l’obiettivo prioritario della Fondazione.
La profonda conoscenza del mondo del lavoro e dell’impresa è caratteristica prevalente della nostra categoria, di conseguenza vogliamo mettere a disposizione competenze ed esperienza per dare il nostro contributo all’attuale dibattito pubblico.
Non è un caso che il nostro Centro Studi abbia elaborato proposte relative ad una completa rivisitazione dello smart working e a una vera semplificazione dei contratti.
Nella fattispecie, in tema di semplificazione e razionalizzazione del mercato del lavoro, pensiamo all’eliminazione graduale delle Collaborazioni Coordinate e Continuative; di assimilare gli appalti illeciti al caporalato per evitare il grave fenomeno del lavoro sottopagato e più in generale del dumping contrattuale; proponiamo la realizzazione di un “MEGA INPS”, quale unico interlocutore aziendale; l’uniformazione di tutti i calcoli delle indennità economiche (malattia, maternità, infortuni, allattamento, sonazione sangue ecc.) da erogare ai lavoratori per il tramite dei datori di lavoro; occorrerebbe, ancora, eliminare in radice tutta la normativa sui licenziamenti individuali collettivi riscrivendola ex novo; l’elenco sarebbe lungo ma invito i lettori a visitare il sito della Fondazione www.fondazioneconsulentidellavoro.it nel quale potranno trovare tutte le proposta avanzate potendo, se lo vorranno, interloquire con noi per far conoscere il loro pensiero e le eventuali proposte di cambiamento.
Sottolineo, comunque, l’importanza dei primi dati rilasciati dalla Fondazione in collaborazione con l’Osservatorio del Politecnico di Milano. Su un campione di 4.166 aziende milanesi con 47.390 dipendenti, emerge che il gender gap retributivo è pari al 26,57% in sfavore delle donne (ma questa non è una novità, semmai una conferma), mentre la retribuzione lorda mensile dei dipendenti delle micro e piccole imprese è più bassa del 27,08% rispetto alle retribuzioni dei dipendenti delle medie imprese. Dati significativi su cui occorre fare una profonda riflessione che consenta alle parti sociali e governative di elaborare strategie idonee a modificare queste percentuali.
Voglio concludere questo mio intervento ponendo l’accento sul logo da noi scelto per identificare la nostra Fondazione.
Volevamo un simbolo che identificasse la Citta di Milano ma che non fosse tratto dall’iconografia classica; un simbolo che al tempo stesso identificasse il lavoro e che desse il senso dell’attività della Fondazione e più in generale della Categoria dei Consulenti del Lavoro.
Ecco che abbiamo pensato al monumento di Piazzale Cadorna di Milano “Ago e filo”. I colori sono quelli delle metropolitane milanesi.
La nostra attività vuole “cucire” una trama meneghina fatta di intelligenze al servizio dell’intero Paese. Milano è un vero e proprio laboratorio da studiare e dal quale partire proposte di riforme del lavoro davvero efficienti ed efficaci che guardino non solo ai grandi compressi industriali (ormai pochi) ma al mondo delle micro e piccole imprese che rappresentano il 97 per cento delle imprese italiane e garantiscono occupazione a più del 60 per cento dei lavoratori italiani.