Il volume recensito, edito dalla Giappichelli editore, curato da un gruppo di giuristi (magistrati, avvocati, professori universitari) coordinati da Daniela Paliaga, è dedicato alle regole processuali applicate alle controversie propriamente lavoristiche, in cui vive e riceve attuazione il diritto sostanziale del lavoro.
Vengono trattate anche le principali peculiarità che il rito presenta nella sua applicazione alle controversie in materia di previdenza e assistenza.
Il volume costituisce un autorevole commento dello stato dell’arte, ma anche – e sopratutto – opera attenta agli aspetti pratici del processo del lavoro, garantendo una approfondita disamina di tutti i temi del processo del lavoro.
Il libro “racconta” il processo del lavoro a chi non lo conosce e fornisce a tutti coloro che debbono darvi applicazione una “cassetta degli attrezzi” idonea ad affrontarlo, in cui sono presenti le regole che lo governano, come “messe a punto” dalla giurisprudenza in quasi cinquant’anni di applicazione dell’attuale testo normativo.
Del resto il libro è stato curato da addetti al lavoro: magistrati del lavoro, che trattano la materia in tutte le sue sfaccettature, avvocati lavoristi che quotidianamente discutono nelle aule dei tribunali, ed accademici di diritto del lavoro. Gli autori del resto “vivono” il processo del lavoro nella loro ordinaria attività professionale ed hanno trasfuso nel volume non soltanto il frutto dei loro studi, ma anche le riflessioni e le soluzioni pratiche elaborate con l’esperienza, pur nella consapevolezza che la situazione concreta del contenzioso varia a livello territoriale.
E’ un libro scritto da avvocati e giudici, con qualche prezioso contributo dell’accademia, e rivolto ad avvocati e giudici in un ideale contesto di scambio di informazioni e consigli tra colleghi e co-protagonisti del processo: giudici e avvocati – come si legge nella prefazione – “concorrendo tutti a dar vita al processo, necessitano di una formazione comune ed anche di mettersi nei panni l’uno dell’altro, di parlarsi, di instaurare una relazione fatta non solo di regole, ma anche di buone prassi con cui riempire gli spazi lasciati liberi dalle norme”.
Ed infatti il libro è stato realizzato pensando, innanzi tutto, all’avvocato e al giudice che si trovano all’inizio della loro vita professionale o che si avvicinano al processo del lavoro provenendo da altri ambiti, ma è senz’altro utile anche ai giuslavoristi esperti, offrendo loro una sistematica esposizione dello stato dell’arte in merito alle tante questioni che si incontrano nelle aule del Tribunale del lavoro e l’occasione di confrontarsi su di esse con l’esperienza ed il punto di vista di chi vi svolge il proprio o un altro ruolo processuale.
I suoi contenuti, in ogni caso, possono essere utili a chiunque – anche in sede stragiudiziale, prima e dopo il processo – debba in qualche modo fare i conti con la disciplina processuale in questione.
La coralità degli autori e autrici del volume, anche se con metodi e stili diversi sia nell’esposizione che nell’approccio al tema trattato, consente agli operatori della materia (magistratura, avvocatura, studiosi della materia) di avere un quadro completo ed aggiornato con puntuali riferimenti giurisprudenziali e bibliografici: una apposita sezione è dedicata al processo telematico del lavoro ed al processo emergenziale del lavoro.
Il volume, peraltro, tratta non soltanto le norme processuali speciali, ma anche di molti istituti che sono comuni al processo civile ordinario. E ciò in quanto alcuni istituti processuali civili generali, come il rito cautelare, quello monitorio, il procedimento dinanzi alla Corte di Cassazione assumono peculiarità particolari nel processo del lavoro in conseguenza della natura delle situazioni giuridiche sostanziali.
Il lettore è “guidato” lungo il processo del lavoro, con ampi riferimenti giurisprudenziali e dottrinari, per approfondire gli aspetti giuridici trattati. E’ un libro che non può mancare dalla “scrivania” del giudice, dell’avvocato ma anche di ogni studioso dei diritto del lavoro.