L’apprezzato Manuale del pubblico impiego privatizzato, curato da Vito Tenore, Magistrato contabile e Professore di diritto del lavoro pubblico presso la Scuola Nazionale dell’Amministrazione, è giunto nel 2020 alla quarta edizione.
Nella presentazione del volume, il Prof. Tria, già Ministro dell’Economia e Presidente della SNA, rimarca la complessità della materia del lavoro pubblico, continuamente toccata da processi riformatori. Come è noto, la disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni ha conosciuto dal 1992 a oggi quattro importanti riforme: 1) la “prima privatizzazione” del biennio 1992-93; 2) la “seconda privatizzazione” del biennio 1997-98; 3) la cosiddetta “riforma Brunetta” del 2009; 4) la cosiddetta “riforma Madia” del triennio 2015-17.
Oltre alle suddette riforme molteplici interventi normativi hanno interessato, direttamente o indirettamente, il lavoro pubblico: la legge Fornero n. 92/2012; la legge di “spending review” n. 135/2012; la legge anticorruzione n. 190/2012; la riforma del mercato del lavoro del biennio 2014-15 (cosiddetto “Jobs act”); la legge sulla concretezza n. 56/2019; le leggi di bilancio emanate al termine di ogni anno solare, che contengono sempre qualche disposizione in materia.
A questa poderosa produzione legislativa ha fatto da contraltare il blocco della contrattazione collettiva dei comparti pubblici, operante dal 2010 al 2015 e rimosso dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 178 del 24 giugno 2015, che ha apertamente invitato il legislatore a far ripartire la contrattazione, al fine di ristabilire l’equilibrio tra le fonti, che caratterizza il processo di privatizzazione del lavoro pubblico. A seguito del monito della Consulta la contrattazione è faticosamente ripartita e nel 2018 sono stati sottoscritti i contratti collettivi di lavoro dei comparti pubblici relativi al triennio 2016-18.
A fronte di tale complesso, eterogeneo e poco sistematico quadro normativo, il volume, con vasti e aggiornati richiami normativi, giurisprudenziali e dottrinali, riesce con successo a dare una compiuta ed esaustiva analisi di tutti gli istituti portanti del lavoro pubblico: le fonti; il reclutamento; i diritti e le responsabilità; la contrattazione; la dirigenza; la cessazione del rapporto; le forme flessibili di lavoro; il contenzioso. In particolare viene dato ampio spazio alla vasta produzione giurisprudenziale di ogni settore (eurounitaria, costituzionale, ordinaria, contabile, amministrativa), che rappresenta un riferimento imprescindibile per gli operatori della materia (funzionari e dirigenti delle amministrazioni, dipendenti pubblici, sindacalisti, avvocati e magistrati).
Venendo all’esame della trama dell’opera, il primo capitolo passa in rassegna l’evoluzione storico-normativa che ha portato alla privatizzazione del rapporto di lavoro di una larga fetta dei dipendenti pubblici, ponendo particolare attenzione sul tema della natura giuridica degli atti di gestione del rapporto di lavoro e delle relative implicazioni.
Il secondo capitolo, in coerenza col processo di privatizzazione descritto nel capitolo precedente, si sofferma sulla contrattazione collettiva e sulle relazioni sindacali nelle pubbliche amministrazioni.
Il terzo capitolo riguarda il momento genetico del rapporto di lavoro pubblico, attraverso l’analisi della disciplina dei concorsi e delle altre modalità di accesso.
I capitoli quarto e quinto contengono un’esauriente trattazione dei diritti (patrimoniali e non) in capo ai dipendenti pubblici.
Il sesto capitolo affronta il tema della responsabilità disciplinare dei dipendenti pubblici, soffermandosi sugli aspetti sostanziali e procedurali, nonché sul complesso istituto della sospensione cautelare.
Il settimo capitolo analizza alcune delle responsabilità in cui può incorrere il dipendente pubblico (penale, civile e amministrativo-contabile) e la complessa disciplina delle incompatibilità, oggetto di numerosi contenziosi.
L’ottavo capitolo riguarda le forme flessibili di lavoro, ponendo particolare attenzione sull’annosa questione delle conseguenze dell’abuso del lavoro a termine da parte delle amministrazioni.
Il nono capitolo passa in rassegna le molteplici ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro con le pubbliche amministrazioni.
Il decimo capitolo contiene un’approfondita analisi della dirigenza pubblica, cui tutte le riforme succedutesi hanno attribuito un ruolo di primo piano nella realizzazione della privatizzazione.
Infine, l’undicesimo capitolo affronta le innumerevoli questioni relative alle controversie in materia di pubblico impiego privatizzato.
In definitiva si è di fronte a un’opera completa, che, con un linguaggio estremamente chiaro e sfrondato dall’inutile “giuridichese”, realizza pienamente l’obiettivo di ricostruire in modo organico il pubblico impiego privatizzato, rappresentando, anche in questa quarta edizione, un affidabile strumento di lavoro per magistrati, avvocati, dirigenti, funzionari, ma anche un valido referente scientifico per studiosi e studenti.