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INTERPRETAZIONE CONFORME, BILANCIAMENTO DEI DIRITTI E CLAUSOLE GENERALI.
Giuseppe Bronzini-Roberto Cosio (a cura di), Giuffrè editore, 2017

Il libro recensito – a più ed autorevoli voci - è testualmente dedicato all’ordinamento complesso ed ad alcune delle ragioni che alimentano tale complessità, ed in memoria di Fabrizio Miani Canevari, che purtroppo ci ha lasciati prima di vedere stampato il volume ed il suo pregevole contributo.

Tutti i contributi, nessuno escluso, vanno segnalati per la limpidezza di argomentazione, nonché per la scelta sapiente dei vari aspetti di complessità dell’intero sistema, di norme interne ed esterne coordinate fino ai limiti dell’integrazione.
Come si legge nella prefazione, curata da Giuseppe Tesauro, “l’interpretazione conforme, il bilanciamento e le clausole generali, è di indubbio stimolo, quale ne fosse l’intenzione, ad una riflessione sul metodo e le implicazioni del ruolo della giurisprudenza o piuttosto del modo di essere e di giudicare del giudice”. E gli argomenti trattati danno conto di quanto appena detto.
Le tematiche affrontate nel volume sono suddivise in quattro parti:
- nella prima e seconda parte le problematiche della certezza del diritto e dell’interpretazione conforme;
- nella terza parte la tematica del bilanciamento dei diritti.
- nella parte quarta le clausole generali.
Infatti, nella prima e seconda parte, si “discute delle problematiche della certezza del diritto e dell’interpretazione conforme. Il contributo di Guido Vidiri affronta la problematica della certezza del diritto tra “positivismo giuridico” e “giusnaturalismo”, della crisi del processo e “terzietà” ed “imparzialità” del giudice. Roberto Cosio tratta le tematiche dell’interpretazione conforme al diritto dell’Unione Europea, in particolare del vincolo del precedente nell’ordinamento nazionale e con riferimento alla CEDU, e nell’ordinamento dell’Unione Europea, e, per finire, alla creatività della giurisprudenza della Corte di Giustizia. Viene affrontato (Piccone) la tematica della parità di trattamento e principio di non discriminazione, e soprattutto del ruolo dell’interpretazione conforme, esaminando anche fattispecie attuali, quale il tema del lavoro intermittente e a contratto di lavoro a tutele crescenti secondo il jobs act e la “compatibilità europea”. Il successivo contributo di Ruggeri illustra dettagliatamente la tematica dell’interpretazione conforme a CEDU, i lineamenti del modello costituzionale, i suoi più rilevanti scostamenti registratisi nell’esperienza, gli auspicabili rimedi.
Nella parte terza si affronta la tematica del bilanciamento dei diritti. Si “parte” (Bronzini) dai dubbi su come bilanciare la sovranità popolare, delle radici dell’espansione del potere dei giudici ed i giudizi di ponderazione e dei rischi di un bilanciamento “sbilanciato”. Si prosegue (Ferrajoli) con l’argomentazione interpretativa e argomentazione equitativa

 

contro il creazionismo giurisprudenziale,con la crisi della legalità e l’espansione odierna degli spazi di discrezionalità, di argomentazione e di potere della giurisdizione; in particolare l’autore evidenzia la distinzione tra argomentazione in senso proprio e creazione del diritto. E come si legge nella prefazione “il vero tema centrale della ricerca complessiva che è alla base ed a fondamento dell’intero volume, quasi a far emergere ciò che spesso anche il cittadino comune riesce ad individuare nell’attuale contingenza del sistema giustizia come variabile danno, fuorviante ed in parte, ma solo in parte, anche ingiusta”.
Prosegue la parte terza con Lucia Tria, che affronta il bilanciamento nella giurisprudenza della Corte costituzionale,evidenziando il ruolo “pervasivo” del criterio della ragionevolezza/proporzionalità nel giudizio di costituzionalità delle leggi della nostra Corte costituzionale e delle differenze rispetto alle Corti europee centrali. Si sofferma anche sullo stretto collegamento tra tecnica argomentativa del bilanciamento e motivazione della decisione, evidenziando la differenza fra la motivazione sintetica e la motivazione breve. Il contributo di Roberto Conti, invece, tratta del bilanciamento come nuova frontiera dell’attività giudiziaria: bilanciamento spetta al giudice comune? Bilanciamento e margine nazionale di apprezzamento. Il margine di apprezzamento degli Stati aderenti alla CEDU è curata da Francesco Buffa, mentre il margine di apprezzamento nella CEDU (inquadramento ed analisi comparativa) è curata da Pierpaolo Gori, che tratta in particolare il nesso tra margine di apprezzamento e diritto comparato nella dottrina del “margine di apprezzamento”. Chiude la parte terza il contributo di Giuseppe Allegri, concernente il bilanciamento tra autonomia e solidarietà per un nuovo modello socie europeo.
La parte quarta tratta delle clausole generali. Inizia la trattazione il contributo di Fabrizio Miani Canevari sulla interpretazione delle clausole generali. Come si legge nella prefazione “E’ una ricerca puntigliosa e rigorosa per trovare una sistemazione alle clausole generali o alle norme vaghe comunque denominate. Sono ora norme di chiusura dell’ordinamento, ora norme semplicemente costruite da dottrina e/o giurisprudenza per rimediare a qualche vera o presunta lacuna o semplicemente per estendere o comunque condizionare l’interpretazione. Prosegue sull’argomento Giovanni Mammone con le tematiche delle clausole generali e il controllo giudiziale dei poteri datoriali, evidenziando i limiti al controllo giudiziale sui poteri datoriali. Chiude la parte quarta il contributo di Filippo Curcuruto sulla tematica delle clausole generali davanti al giudice di legittimità.
Nonostante la complessità della materia trattata ed i numerosi contributi, coordinati dal duo Bronzini-Cosio, nel complesso il libro recensito, che è un “bel volume”, si lascia leggere agevolmente e provoca senz’altro stimoli intellettuali di sicuro interesse per “chi ama osservare il modo di essere e di produrre giustizia dell’attuale sistema”.

 

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