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Matteo Rinaldini, PhD in Scienze sociali teoriche e applicate all’Università di Modena e Reggio Emilia, attualmente è professore associato in Sociologia dei processi economici e del lavoro all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia dove insegna Sociologia del lavoro e dell’organizzazione e Sociologia dell’innovazione. Attualmente è membro del PhD Board di “Childhood Studies”, corso di dottorato industriale del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Modena e Reggio Emilia in collaborazione con Fondazione Reggio Children, e insegna presso la Scuola di dottorato in “Labor, Development and Innovation” della Fondazione Biagi, Università di Modena e Reggio Emilia.
Già Visiting research fellow al Working Lives Research Institute della London Metropolitan University (UK) nel 2006, è stato membro di IMISCOE-IITUE (Research Network on Immigration, Immigrants and Trade Unions in Europe), per il quale ha fatto parte del gruppo di ricerca che ha svolto una ricerca comparativa su migranti e sindacati in Europa. Dal 2015, è Presidente della Fondazione interculturale Mondinsieme, fondazione pubblica che svolge, in partnership con enti locali e il Consiglio d’Europa, ricerche e programmi di promozione dell’integrazione socioeconomica dei migranti. Dal 2020 è membro dell’“Osservatorio migrazioni - Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazione e Vulnerabilità (CRID)” dell’Università di Modena e Reggio Emilia e, dallo stesso anno, è parte dello steering committee del progetto di ricerca Marie Curie MIDIC (Migrant descendants’ intercultural competence and their recognition in the UK and Italian Labour market) finanziato dalla Commissione Europea per “Horizon 2020 Research and Innovation Framework Programme” basato all’Institute for Research into Superdiversity (IRiS) dell’Università di Birmingham (UK).
A partire dal 2009 i suoi interessi di studio e ricerca si sono gradualmente discostati dai migration studies e si sono sempre più collocati nell’ambito dei labour e organizational studies. Dal 2012 svolge una periodica attività seminariale di studio e ricerca sull’agire organizzativo per il TAO program coordinato dal prof. Bruno Maggi. Dallo stesso anno è co-direttore del centro GIUNO (Giustizia nelle Organizzazioni), centro studi dell’Università di Modena e Reggio Emilia, con il quale svolge diverse attività di ricerca sui mobile workers, sul lavoro agile e sugli spazi di coworking. Sempre dal 2012 è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Sabattini, con la quale porta avanti negli ultimi anni diversi programmi di ricerca su trasformazioni tecnologiche I4.0, cambiamenti organizzativi e condizioni di lavoro nel tessuto manifatturiero metalmeccanico. Le principali tematiche di ricerca attuali riguardano la teoria organizzativa, le innovazioni tecnologiche, i cambiamenti organizzativi, le trasformazioni delle condizioni di lavoro e le relazioni industriali. Su questi temi ha svolto diversi programmi di ricerca di carattere nazionale e internazionale e ha scritto diversi contributi teorici e di ricerca empirica pubblicati su riviste italiane ed estere e presentati a numerose conferenze d’area. Nel 2021 e stato chiamato (DM n. 87 17 aprile 2021) dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a far parte del “Gruppo di studio Lavoro agile” con il compito di analizzare gli effetti dello svolgimento dell’attività di lavoro in modalità agile.