Testo integrale con note e bibliografia

1. Introduzione.

Trattare dello sfruttamento economico in connessione al caporalato, e più specificamente in riferimento al settore dell’agricoltura – non l’unico colpito dalla piaga, ma quello in cui lo sfruttamento assume spesso connotati particolarmente degradanti –, significa innanzitutto doversi interfacciare con un fenomeno richiedente un approccio multilivello e interdisciplinare.

Lo studio è stato condotto (v. infra, sub 2) a partire dall’analisi della fattispecie di reato di cui all’art. 603-bis c.p., rubricato “Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”, per poi concentrarsi su uno degli indici di sfruttamento enucleati dal legislatore: quello relativo alla retribuzione. Il reato è stato introdotto dall’art. 12 del d.l. n. 138/2011, conv. dalla l. n. 148/2011, ma il testo originario della norma ha subìto una sostanziale riformulazione ad opera dell’art. 1 della l. n. 199/2016. Oggi, diversamente dal passato, vengono correttamente identificate, distinte e punite due fattispecie: 1) l’intermediazione illecita, che si sostanzia nel reclutamento di manodopera allo scopo di destinarla al lavoro presso terzi in condizioni di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno dei lavoratori (c.d. caporalato); 2) l’utilizzo, assunzione o impiego di manodopera, anche mediante l’attività di intermediazione di cui al punto 1), sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno. Sebbene la dottrina penalistica abbia accolto con favore la nuova riformulazione, che dispone di non lasciare impunito tanto il datore di lavoro quanto la sua longa manus (il caporale), allo stesso tempo è critica nella equiparazione delle due condotte sul piano sanzionatorio, ritenendola irragionevole. La ratio sottesa all’introduzione della fattispecie rimane, comunque, quella di fornire tutela a quei casi di schiavitù contrattualizzata e forme di intermediazione illecita puniti come meri illeciti contravvenzionali dal d.lgs. n. 276/2003 (c.d. Riforma Biagi), ovvero tutte quelle ipotesi non sufficientemente gravi da integrare le ipotesi di riduzione in schiavitù e tratta di esseri umani previste e punite dagli artt. 600 e 601 c.p

Quello che maggiormente interessa rilevare, ai fini della presente trattazione, concerne la mancata puntuale definizione di “sfruttamento lavorativo” – ma anche dello stato di bisogno, altro elemento di tipicità –, la cui linea di demarcazione è demandata all’interprete mediante l’impiego di indici rivelatori individuati dal legislatore; tra questi la “reiterata corresponsione di retribuzioni in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali o territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale, o comunque sproporzionato rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato”. Necessaria premessa è che la prova della sussistenza dell’indice non può, comunque, “sostituire” l’accertamento degli elementi di tipicità, né consentire presunzioni di sorta.

Il caporalato, veleno per l’intero sistema socio-economico del Paese, è risaputo essere particolarmente radicato nelle regioni centro-meridionali della penisola ma, a riprova della portata nazionale del problema, si evidenzia il recente caso StraBerry: la start-up agricola lombarda, sita in Cassina de’ Pecchi (Milano), avrebbe prosperato grazie all’intermediazione illecita di braccianti, immigrati e non – sebbene i primi in numero maggiore – e al loro sfruttamento lavorativo, e giovato un cospicuo business all’irrisorio costo di manodopera di € 4,50 all’ora, per nove ore di lavoro giornaliero, senza alcuna tutela per i lavoratori.

La lesione e la messa in pericolo dei diritti coinvolti, non solo afferenti alla dimensione lavoristica ma anche a quella più in generale personale dei singoli, nonché la portata del fenomeno e l’individuazione dei soggetti maggiormente coinvolti dal fenomeno – vulnerabili e particolarmente meritevoli di tutela quali migranti, donne e minori – ha portato il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (MLPS) a farsi carico del contrasto al caporalato in via prioritaria; tale impegno ha avuto come conseguenza l’istituzione del “Tavolo operativo per la definizione di una nuova strategia di contrasto al caporalato e allo sfruttamento lavorativo in agricoltura”, avvenuta con d.l. n. 119/2018, conv. dalla l. n. 136/2018.

Il Tavolo caporalato, che ha carattere permanente, viene presieduto dal MLPS e riunisce gli enti istituzionali interessati, sia a livello nazionale che territoriale, le parti sociali e le principali organizzazioni del terzo settore. Finalità prima dell’organismo è definire, monitorare e assestare l’attuazione della strategia nazionale di prevenzione e contrasto al fenomeno del caporalato dettata nel Piano Triennale 2020-2022, dallo stesso Tavolo elaborato e approvato nella seduta del 20 febbraio 2020. L’organizzazione e le modalità operative del Tavolo sono state definite dal d. interm. del 4 luglio 2019 e, per inciso, sono previsti otto gruppi di lavoro a supporto delle attività, ciascuno dedicato ad una area tematica considerata nel Piano Triennale e la cui attuazione si pone in termini prioritari.

  1. Premesse di metodo.

Come anticipato, è l’art. 603-bis al c. 3, n. 1, a individuare nella “reiterata” corresponsione di una retribuzione “palesemente” difforme da quanto convenuto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative sul piano nazionale un indice dello sfruttamento lavorativo. Nel settore dell’agricoltura, dove più che negli altri vi è pure un alto tasso di lavoro irregolare, la mancanza di dati circa l’applicazione dei Ccnl da parte dei datori ai singoli lavoratori – informazioni comunicate da parte datoriale all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale (Inps) per mezzo dei flussi Uniemens –, costituisce un impedimento alla puntuale disamina sulla maggiore rappresentatività di tutte le sigle stipulanti e, quindi, alla possibilità di definire certamente rappresentativi i contratti non stipulati dalle organizzazioni aderenti a Cgil, Cisl e Uil.

Lo studio e la selezione dei contratti collettivi di lavoro per il settore dell’agricoltura prende avvio dalla consultazione della banca dati del Cnel, riportante tutti i contratti vigenti per singolo settore merceologico. Il Cnel distingue per il macro-settore agricoltura cinque settori contrattuali: operai agricoli e florovivaisti (A01); contoterzismo in agricoltura (A02); consorzi di bonifica e miglioramento fondiario, sistemazioni idraulico forestali (A03); consorzi agrari (A04); settore zootecnico (A05). Dei 57 contratti collettivi in vigore per il settore, ben 46 sono stati stipulati per il settore agricolo-florovivaistico; uno solo per il contoterzismo in agricoltura; cinque per i consorzi di bonifica; tre per i consorzi agrari e due per la zootecnica.

L’individuazione dei confini della categoria, cui gli stessi contratti si riferiscono, avviene naturalmente a partire dalle disposizioni dedicate al loro ambito oggettivo di applicazione, tenendo pure in considerazione la corrispondenza ai codici Ateco attribuiti dall’Istituto Nazionale di Statistica italiano (Istat) alle singole attività imprenditoriali richiamate. Va rilevato come la quasi totalità dei contratti considerati impieghi una clausola di stile per la quale “Il Ccnl si applica, in particolare, alle imprese considerate agricole ai sensi dell’art. 2135 del Codice civile e delle altre disposizioni di legge vigenti, quali a titolo esemplificativo [...]”; segue una elencazione di tipologie di imprese svolgenti attività agricola che, appunto, si ritiene non esaustiva, ammettendo l’applicabilità del contratto a imprese svolgenti attività affini non richiamate.

Il presente contributo circoscrive il proprio oggetto di analisi ai trattamenti retributivi di 43 contratti vigenti per il macrosettore: non sono stati considerati quelli dedicati ai dirigenti e ai quadri, in quanto difficilmente vittime di fenomeni di sfruttamento lavorativo e caporalato; per lo stesso motivo sono stati scartati dallo studio anche gli impiegati. Ad essere stati esclusi sono anche i contratti del settore zootecnica, di cui uno dedicato alla categoria dirigenziale, e quelli del settore contoterzisti; la scelta risiede nella mancanza di contratti afferenti allo stesso settore contrattuale con cui compararli. Da ultimo, non è stato possibile includere nello studio i Ccnl privi dell’indicazione dei minimi retributivi.

Col fine di restituire un apparente ordine alla molteplicità di regolazioni contrattuali rinvenibili nel settore esaminato, sono state redatte delle tabelle, alcune illustranti la sovrapponibilità della categoria contrattuale, come delineata dall’ambito di applicazione dei contratti esaminati, e altre il trattamento economico riconducibile a ogni singolo contratto. Ad agevolare la lettura, le tabelle sulla comparabilità individuano, in ordine: il numero attribuito convenzionalmente dalla scrivente al singolo contratto, per un rapido raccordo col corrispettivo trattamento economico; il codice contratto attribuito dal Cnel al momento del censimento; le categorie coperte dai contratti e richiamate esplicitamente in apertura dalla quasi totalità degli stessi (dalla lett. A alla lett. O).

Altre attività richiamate dai singoli contratti non sono state qui riportate, in quanto ritenute sussumibili nella clausola di stile di cui si diceva (ad. es. produzione di energia da fonti rinnovabili e biocarburanti).

 

  1. Il settore contrattuale: operai agricoli e florovivaisti (A01).

Legenda

X: attività richiamata espressamente dal Ccnl;

- : attività non richiamata espressamente dal Ccnl.

    : contratti comparabili

    : trattamenti retributivi.

 

 

 

   

A

B

C

D

E

F

G

H

I

L

M

N

O

N.

Cod.

CNEL

Creazione sistemazione e manutenzione verde pubblico e privato

Aziende ortofrutticole

Aziende oleicole e frantoi

Aziende zootecniche e di allevamento animali di qualsiasi specie

Aziende di allevamento pesci e acquacoltura

Aziende vitivinicole

Aziende funghicole

Aziende casearie

Aziende tabacchicole

Aziende faunistico-venatorie

Aziende agrituristiche

Aziende di servizi e di ricerca in agricoltura

Aziende di coltivazioni idroponiche

1

A011

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

2

A012

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

3

A00C

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

4

A00H

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

5

A00L

X

X

X

X

X

X

X

X

-

X

X

X

-

6

A014

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

7

A015*

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

8

A054

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

9

A063

-

X

X

X

-

X

X

X

-

X

X

-

-

10

A06B

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

11

A06D

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

12

A00A

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

13

A00B

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

14

A00D

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

15

A00E

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

16

A00G

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

17

A055

-

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

18

A066

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

19

A06C

X

X

X

X

X

X

X

X

-

X

-

X

-

(*) Il Ccnl A015 trova applicazione anche per le fattorie sociali.

La sovrapponibilità del campo di applicazione dei contratti del settore preso in esame risulta a colpo d’occhio; lo è ancor di più considerando che ad essere state riportate in tabella sono le attività cui il contratto esplicitamente si riferisce e che, naturalmente, non esauriscono l’elenco delle attività collegate al settore dai codici Ateco. Si considerano, dunque, prive di significato le minime differenze riscontrate nel combaciamento della categoria.

Il settore agricolo-florovivaistico risulta essere quello maggiormente colpito dal fenomeno di proliferazione contrattuale che si va registrando negli ultimi anni. Ciononostante, il potenziale problema di dumping contrattuale sembrerebbe essere scongiurato dalla omogeneità che si riscontra nei trattamenti retributivi dettati dai singoli contratti. Prendendo a modello il contratto leader stipulato da Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Cgil, Cisl e Uil (A011) – di cui è pacifico poterne affermare il carattere di maggiore rappresentatività sul piano nazionale, richiesto dall’art. 603-bis c.p. – solo due contratti, aventi i codici A00E e A066, riportano minimi tabellari inferiori; di questi, solo per il secondo si evidenzia un considerevole ribasso, che oscilla in una forbice di € 50-70 in base al livello di inquadramento tenuto in considerazione. Volendo considerare l’istituto della retribuzione nel suo complesso, i due contratti sembrano comunque prevedere un trattamento retributivo inferiore: il primo, non solo detta delle maggiorazioni per la prestazione di lavoro straordinario o in fascia notturna o in giorno festivo che risultano talvolta dimezzate, ma nemmeno riconosce il diritto al percepimento della quattordicesima mensilità; il secondo, pur prevedendo la quattordicesima mensilità e delle maggiorazioni del tutto analoghe a quelle del contratto leader, nulla statuisce circa la previsione di maggiorazioni in conseguenza della maturata anzianità di servizio.

Diversi, invece, sono i contratti che individuano una paga base più alta, talvolta nell’ordine di centinaia di euro; nello specifico: i contratti A00C e A054 riconoscono all’operaio di area 3 (il livello di inquadramento più basso) un minimo salariale di € 1.291,39 e € 1.279; nettamente superiori ai soli € 874,65 del contratto-modello. Le maggiorazioni per straordinari, festivi e notturni, previste dal Ccnl A054 in percentuali inferiori, vengono poi compensate da importi più alti da doversi corrispondere in conseguenza degli scatti di anzianità per biennio di servizio (in misura massima di 5).

In uno sguardo di insieme, pur nella impossibilità di reperire per tutti i testi contrattuali i medesimi elementi, i contratti qui individuati risultano pressoché equiparabili e in larga misura equivalenti. Inoltre, il ricorrente rinvio ai livelli di contrattazione inferiore ai fini dell’integrazione del minimo nazionale, fa presumere che piccole differenze di disciplina dell’istituto possano essere attenuate o eliminate dalla contrattazione decentrata.

 

N

Cod.

Cnel

Livelli della contrattazione e vigenza contrattuale

Ambito di applica-zione

Inquadramento

Minimi salariali

Straordinari Lavoro notturno e festivi

Struttura del trattamento retributivo

Parti stipulanti

Altre voci retributive

1

A011

Nazionale e provinciale

1/1/18 - 31/12/21

AàO

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A (specializzato super)

   Livello B

(specializzato)

- Area 2°:

   Livello C

(qualificato super)

   Livello D

 (qualificato)

- Area 3°:

   Livello E

 (comune)

Operai

agricoli

(mensile)

Operai

agricoli

Operai a t. indet.

- Confagricoltura

- Coldiretti

- Cia-Agricoltori Italiani

v Flai-Cgil

v Fai-Cisl

v Uila-Uil

-Tredicesima

-Quattordicesima

-Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.286,25

S

F

N

 S/F

F/N

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/an-nessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.173,06

 

A3

874,65

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai florovivaisti

 

A1

7,79

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%

55%

 

A2

7,14

 

A3

6,71

 
   

 

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-(*) Terzo elemento: 30,44%

 

(*) Il terzo elemento corrisponde a una maggiorazione retributiva corrisposta agli OTD e comprendente più voci: festività nazionali e infrasettimanali; ferie; tredicesima; quattordicesima. Gli istituti vengono calcolati su 312 gg lavorativi.

 

2

A012

Nazionale e

provinciale

6/6/19 – 3/12/21

AàO

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

 (specializzato super)

   Livello B

(specializzato)

- Area 2°:

   Livello C

(qualificato super)

   Livello D

(qualificato)

- Area 3°:

  Livello E

 (comune)

Operai

 agricoli

(mensile)

Operai

agricoli

Operai a t. indet.

- Confagricoltura

- Coldiretti

- Cia

v Ugl Agroalimentare.

-Tredicesima

-Quattordicesima

-Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.286,25

S

F

N

S/F

F/N

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale;

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/an-nessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.173,06

 

A3

874,65

 

Operai

 florovivaisti

(orari)

Operai florovivaisti

 

A1

7,79

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%

55%

 

A2

7,14

 

A3

6,71

 
     

Operai  a t. det.

 

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Terzo elemento: 30,44%

 

3

A00C

Nazionale, territoriale e aziendale

18/6/19 – 30/6/22

AàO

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

   Livello B

- Area 2°:

   Livello C

   Livello D

- Area 3°:

   Livello E

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

- Federdat

- Aepi

v Flaits

v Consil

-Tredicesima

-Quattordicesima

-Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.669,27

S

F

N

S/F

F/N

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

 

1.587,60

 

A2

1.511,61

 

1.432,71

 

A3

1.291,39

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai florovivaisti

Operai a t. det.

 

A1

9,39

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%

55%

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Terzo elemento: 30,44%

 

A2

8,48

 

A3

7,64

 

4

A00H

Nazionale e

provinciale

5/7/19-4/7/2021

AàN

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

   Livello B

- Area 2°:

   Livello C

   Livello D

- Area 3°:

   Livello E

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

- Federazione Nazionale Agricoltura (Fna)

- Confederazione Nazionale del Lavoro (Cnl)

v Federazione Italiana Lavoratori Dipendenti (Fild)

-Tredicesima

-Quattordicesima

-Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.234,80

S

F

N

S/F

F/N

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/an-nessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.132,00

 

A3

771,75

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai

florovivaisti

 

A1

7,40

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%

55%

 

A2

6,79

 

A3

6,37

 
 

 

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Terzo elemento: 30,44%

 

5

A00L

Nazionale e

provinciale

15/2/21-31/12/24

AàH

L, M, N

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

   Livello B

- Area 2°:

   Livello C

   Livello D

- Area 3°:

   Livello E

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

-Uai

-Ua

-Uai Fngi

-Ateca

-Federliberi

-Unionliberi

-Unioncontribuenti

-Aisi

-Professione & Famiglia

-Impresa e Famiglia

v Confintesa

-Tredicesima

-Quattordicesima

-Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.288,82

S

F

N

S/F

F/N

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.175,41

 

A3

876,40

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai florovivaisti

 

A1

7,81

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%55%

 

A2

7,16

 

A3

6,72

 
 

 

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Terzo elemento: 30,44%

 

6

A014

Nazionale, territoriale e aziendale

1/10/10-30/9/14

AàN

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

   Livello B

- Area 2°:

   Livello C

   Livello D

- Area 3°:

   Livello E

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli e

florovivaisti

Operai a t. indet.

- Fagri

- Asnali

v Fna/Confsal

v Snaf/Confsal

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.350,20

-lavoro supple-mentare (dalla 41° alla 48°h): 15%

- straordi-nario (oltre la 48°h): 25%

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.206,65

 

A3

892,37

 

Operai

florovivaisti

(orari)

 

A1

7,05

 

A2

6,32

 

A3

5,75

 
     

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Terzo elemento: 30,44%

 

7

A015

Nazionale

e

regionale

24/1014-31/10/17

AàO*

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

   Livello B

- Area 2°:

   Livello C

   Livello D

- Area 3°:

   Livello E

Operai

agricoli

(mensile)

Operai

agricoli

Operai a t. indet.

- Confimprese Agricoltura

- Confimpreseitalia;

v Fesica-Confsal

v Fisals-Confsal

v Confsalpesca

- Tredicesima

- Premio presenza

 

A1

1.240

S

F

N

S/F

F/N

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.130

 

A3

780

 

Operai

florovivaisti

Operai florovivaisti

 

A1

7,50

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%

55%

 

A2

7,10

 

A3

6,50

 
     

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale come definito dal Ccnl provinciale;

- Terzo elemento: 30,44%

 

* il Ccnl si applica anche alle fattorie sociali.

 

8

A054

Nazionale

e

provinciale

1/3/21-20/2/25

AàN

- Operai agricoli:

· Area 1:

- Specializzati super

- Specializzati

· Area 2:

- Qualificati super

- Qualificati

· Area 3:

- Comuni

- Operai florovivaisti:

· Area 1:

- Specializzati super

- Specializzati

· Area 2:

- Qualificati super

- Qualificati

· Area 3:

Comuni

Operai

agricoli

(mensili)

Operai

agricoli

Operai a t. indet.

- Upi

- Un Agri

v Confunisco

v Futuro Agricoltura

v Ancors

v Associazione professionale agricola nazionale Mondo Agricolo;

v Snalpe

v Sindacato Labor;

v Fisalp-Confsal

-  Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.700

S

F

N

S/F

F/N

20%

30%

35%

35%

40%

- Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

1.620

 

A2

1.490

 

1.399

 

A3

1.279

 

Operai

florovivaisti

Operaiflorovivaisti

 

A1

10,24

S

F

N

S/F

F/N

20%

30%

35%

35%

40%

 

9,91

 

A2

8,97

 

8,69

 

A3

7,63

 
   

 

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

9

A063

Nazionale, territoriale e aziendale

21/7/16-31/7/19

B, C, D, F, G, H, L, M

Operai:

-3° livello

-4° livello

-5° livello

-6° livello

-7° livello

Operai

Operai

 

- Foritaly

- Aic

- Fagri

- Assotec-Fagri

- Imprenditori&imprese

v Famar-Confmar

- Tredicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5 per operai)

 

L3

1.553

S

F

N

S/F

N/F

25%

35%

50%

50%

65%

 

L4

1.444

 

L5

1.373

 

L6

1.333

   

L7

1.237

 
   

      Manca l’esplicitazione delle singole componenti della retribuzione.

 
                             

10

A06B

Nazionale e provinciale o aziendale

1/11/21-31/10/24

AàN

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

   Livello B

- Area 2°:

   Livello C

   Livello D

- Area 3°:

   Livello E

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

- Unimpresa

- Uniap

- Unimpresa Agricoltura;

v Fenalt-Confail

v Confail

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per triennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.315,44

S

F

N

S/F

N/F

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.199,68

 

A3

894,50

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operaiflorovivaisti

 

A1

7,56

S

F

N

S/F

N/F

25%

35%

40%

40%

45%

 

A2

6,90

 

A3

5,14

 
 

 

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

11

A06D

Nazionale e provinciale

1/8/20-31/7/25

AàO

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

   Livello B

- Area 2°:

   Livello C

   Livello D

- Area 3°:

   Livello E

Operai

agricoli

(mensili)

Operai

agricoli

Operai a t. indet.

- UnilavoroPmi

v Confsal-Fisals

-Tredicesima

-Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.286,25

S

F

N

S/F

N/F

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/an-nessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.173,06

 

A3

874,65

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai florovivaisti

 

A1

7,79

S

F

N

S/F

N/F

29%

40%

48%

50%

55%

 

A2

7,14

 

A3

6,71

 
     

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

12

A00A

Nazionale e provinciale

1/1/16-31/12/19

AàN

Operai

agricoli:

- Area 1°

- Area 2°

- Area 3°

Operai

florovivaisti:

- Area 1°:

   Livello A

   Livello B

- Area 2°:

   Livello C

   Livello D

- Area 3°:

   Livello E

Operai

agricoli

(mensili)

Operai

agricoli

Operai a t. indet.

- Mida

v Snial

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.287

S

F

N

S/F

N/F

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.174

 

A3

875

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai florovivaisti

 

A1

7,80

S

F

N

S/F

N/F

29%

40%

48%

50%

55%

 

A2

7,15

 

A3

6,72

 
 

 

Op. a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

13

A00B

15/2/16-14/2/19

AàN

Operai

agricoli:

- 1° categoria

- 2° categoria

- 3° categoria

Operai

florovivaisti:

- 1° categoria:

Livello A

Livello B

- 2° categoria:

Livello C

Livello D

- 3° categoria:

Livello E

Operai

agricoli

(mensile)

Op. agricoli e florovivaisti

Voci

retributive

- Confimprenditori

v Usil

- Tredicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

C1

1.250

S

S/N

S/F

S/F/N

20%

40%

35%

50%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

C2

1.140

 

C3

850

 

Operai

florovivaisti

(orari)

   

C1

7,57

 

7,57

 

C2

6,94

 

6,94

 

C3

6,52

 

        Non vengono specificati i livelli della contrattazione collettiva; non vengono distinte le voci tra OTI e OTD.

 

14

A00D

Nazionale e provinciale

1/1/17-31/12/21

AàN

Operai

agricoli:

- Area 1A

- Area 2A

- Area 3A

Operai

florovivaisti:

- Area 1A:

  Livello A (specializzati super)

  Livello B (specializzati)

- Area 2A:

  Livello C (qualificati super)

  Livello D (qualificati)

- Area 3A:

  Livello E (comuni)

Operai

agricoli

(mensili)

Operai

agricoli

Operai a t. indet.

- FeederimpresaItalia

v Salps

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

A1

1.395

S

F

N

S/F

F/N

25%

30%

45%

40%

55%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/an-nessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.350

 

A3

1.100

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai

florovivaisti

 

A1

10,01

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%

55%

 

A2

9,80

 

A3

8,50

 
 

 

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

15

A00E

Nazionale, territoriale o aziendale

22/12/16-1/12/19

AàN

Operai

agricoli e florovivaisti:

- Area 1 (specializzati)

- Area 2 (qualificati)

- Area 3 (comuni)

Operai

agricoli e

florovivaisti

Operai agricoli e

florovivaisti

 

- Uai

- Confae

v Confenal

v Confenal-Fedagri

v Fse-Cobas

- Tredicesima

- Scatti di anzianità per triennio di servizio (max. 4)

 

A1

1.278

S

S/N

S/F

S/F/N

15%

20%

20%

25%

 

A2

1.187

 

A3

1.113

 

        Non vengono esplicitate le voci retributive.

 

16

A00G

Nazionale e provinciale

1/1/22-31/12/25

AàN

Operai

agricoli:

- Area 1

- Area 2

- Area 3

Operai

florovivaisti:

- Area 1:

  Livello A (specializzati super)

  Livello B (specializzati)

- Area 2:

  Livello C (qualificati super)

  Livello D (qualificati)

- Area 3:

  Livello E (comuni)

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli e florovivaisti

Operai a t. indet.

- Fisap Imprese

v Fisal Italia

   

A1

1.290

S

F

N

F/N

15%

20%

25%

28%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/an-nessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.180

 

A3

900

 

Operai

florovivaisti

(orari)

   

A1

8,57

 

A2

7,94

 

A3

7,52

 
   

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

       Il Ccnl non disciplina queste voci.

 

17

A055

Nazionale e territoriale

1/11/17-31/11/21

BàN

Lavoratori agricoli:

-1° categoria

-2° categoria

-3° categoria

Lavoratori agricoli

Lav.

agricoli

Operai a t. indet.

- Confederazione degli agricoltori europei e del mondo

- Euroter

v Eurocoltivatori lavoratori

v Soggetto giuridico organismo di aggregazione intercategoriale e coinvolgimento dei cittadini

v E-Cademy

- Tredicesima

- Scatti di anzianità (*)

 

C1

1.312,50

S

F

N

S/F

F/N

15%

20%

30%

30%

40%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

C2

1.185,50

 

C3

894,50

 
   

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 38,34%

 

(*) Non precisati.

 

18

A066

Nazionale e territoriale regionale.

15/4/14-4/5/18

AàO

Operai agricoli:

- Area 1

- Area 2

- Area 3

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

- Ancors

v Sal

-Tredicesima

-Quattordicesima

 

A1

1.236,39

S

F

N

S/F

F/N

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.107,31

 

A3

810,09

 
   

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

19

A06C

Nazionale e provinciale

1/1/20-31/1/25

AàH,

L, N

Operai

agricoli:

-Livello III (operai)

-Livello IV (operai)

-Livello V (operai)

-Livello VI (operai)

Operai

agricoli

(mensili)

Straordinario:

-da 41° a 48° ora: 15%

-oltre 48° ora: 20%

-N: 25%

-F: 30%

- F/N: 35%

Operai a t. indet.

- Ateca

- Aneas

- Assopro

v Fiadel-Sp

-Tredicesima

-Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

L3

1.399,38

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

L4

1.358,75

 

L5

1.260,73

 

L6

1.159,07

 
   

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 22,11%

 

 

  • Ccnl applicabili alle imprese agricole anche in forma cooperativa.
   

A

B

C

D

E

F

G

H

I

L

M

N

O

N.

Cod.

CNEL

Creazione sistemazione e manutenzione verde pubblico e privato

Aziende ortofrutticole

Aziende oleicole e frantoi

Aziende zootecniche e di allevamento animali di qualsiasi specie

Aziende di allevamento pesci e acquacoltura

Aziende vitivinicole

Aziende funghicole

Aziende casearie

Aziende tabacchicole

Aziende faunistico-venatorie

Aziende agrituristiche

Aziende di servizi e di ricerca in agricoltura

Aziende di coltivazioni idroponiche

20

A043

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

21

A044*

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

22

A046*

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

23

A060

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

24

A067

-

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

25

A068

X

X

X

X

X

X

X

X

-

X

X

X

-

26

A069

-

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

27

A06E

-

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

28

A090

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

29

A009

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

30

A06F

-

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

31

A06A*

-

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

32

A016*

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

33

A01C*

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

* I Ccnl A044 e A046 trovano applicazione anche per le PMI; il Ccnl A06A trova applicazione per le fattorie didattiche sociali, anche in forma cooperativa; i Ccnl A016 e A01C trovano applicazione anche per i consorzi agrari.

Pur rientrando nel medesimo settore contrattuale, meritano una trattazione separata i Ccnl che trovano applicazione anche con riferimento alle imprese costituite in forma cooperativa.

Una prima considerazione deve essere fatta in relazione alla specifica previsione, in alcuni contratti, della disciplina retributiva del socio lavoratore: questo, talvolta, gode di un trattamento retributivo differenziato dagli altri dipendenti, che si sostanzia nella partecipazione agli utili della cooperativa e al percepimento del ristorno, ovvero un elemento retributivo aggiuntivo, legato al miglioramento della produttività e corrisposto in proporzione alla qualità e alla quantità di lavoro prestato.

Anche qui, in assenza di dati sulla rappresentatività delle singole sigle sindacali, verrà preso a modello il Ccnl stipulato dalle federazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil, il contratto A016. Diversamente da quanto si è avuto modo di constatare per il settore operai agricoli-florovivaisti, i minimi retributivi del contratto leader sono i più alti, anche se lo stesso non vale per le maggiorazioni per lavoro straordinario, supplementare, festivo e notturno.

Il caso più vistoso di divergenza retributiva è quello per il Ccnl stipulato da Ciu, Esaarco, Cepa-A e Ugl, Si-Cel, Cli-Ciu, Onaps (A009), che detta per gli operai inquadrati nell’area più bassa un minimo retributivo (€ 750) nettamente al di sotto di quello previsto per il livello più basso del Ccnl A016 (€ 1.417,12). Nemmeno la corresponsione della tredicesima e quattordicesima mensilità sembrerebbero poter ritenere compensati gli ammanchi del minimo tabellare.

In linea generale, considerando complessivamente il trattamento retributivo dettato dai contratti qui individuati, nessuno di questi sembrerebbe prevederne uno equiparabile e men che meno migliorativo.

N

Cod.

Cnel

Livelli della contrattazione e vigenza contrattuale

Ambito di applica-zione

Inquadramento

Minimi salariali

Straordinari Lavoro notturno e festivi

Struttura del trattamento retributivo

Parti stipulanti

Altre voci retributive

20

A043

Nazionale, territoriale e aziendale.

1/3/19-31/12/22

AàN

Socio lavoratore e lavoratore dipendente:

- Livello 1

- Livello 2

- Livello 3

- Livello 4

- Livello 5

- Livello 6

- Livello 7

- Livello 8

Socio

lavoratore dipendente

(mensili)

Socio lavoratore e dipendente

Socio

lavoratore

- Adli

v CoopItaliane

v Famar-Confmar

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Banca ore

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

L1

1.550

S

S/N

S/F

S/F/N

15%

20%

20%

25%

-Partecipazione agli utili

-Ristorno (*)

L2

1.500

L3

1.350

L4

1.250

L5

1.200

Lavoro a turni

L6

1.130

L7

1.080

- Lavoro notturno: 10%

- Lavoro festivo: 25%

L8

1.000

Lavoratore dipendente

(mensili)

Lavoratori dipendenti PMI e coop.

L1

1937,50

-Paga base conglobata

L2

1.8750

L3

1.687,50

L4

1.562,50

L5

1.500

L6

1.412,50

L7

1.350

L8

1.250

(*) Elemento aggiuntivo legato al miglioramento della produttività e corrisposto in proporzione alla qualità/qualità di lavoro prestato dal socio; non può superare il 30% dei trattamenti retributivi complessivi integrativi.

21

A044

Nazionale, territoriale e aziendale


31/01/16-31/1/19

AàN

Socio lavoratore e lavoratore dipendente (*):

- Livello 1

- Livello 2

- Livello 3

- Livello 4

- Livello 5

- Livello 6

- Livello 7

- Livello 8

Liv

Minimi

-Feriale diurno: 20%

-6° gg su orario 5 gg (sab o lun): 40%

-Feriale notturno: 40%

-Festivo diurno: 55%

-Festivo notturno: 65%

-Max 2h giornaliere e 12 settimanali: 20%

-Straordinario notturno turni avvicendati: 10%

-Straordinario notturno turni non avvicendati: 20%

 

- FedImprese

v Ciu

v Famar

v Snapel

- Tredicesima

- Banca ore

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

I

II

III

IV

V

VI

VII

VIII

1.660

1.550

1.450

1.350

1.310

1.220

1.140

1.100

 

(*) Le declaratorie per singoli livelli richiamo, per ciascun livello, la figura del socio lavoratore; è possibile affermare che la qualifica di operaio rientri nei livelli da 3° a 8°.

      Non vengono esplicitate le voci retributive.

22

A046

Nazionale, territoriale e aziendale

1/3/17-28/2/2020

AàN

Socio lavoratore e lavoratore dipendente (*):

- Livello 1

- Livello 2

- Livello 3

- Livello 4

- Livello 5

- Livello 6

- Livello 7

- Livello 8

Liv

Minimi

-Feriale diurno: 20%

-6° gg su orario 5 gg (sab o lun):

-40%

-Feriale notturno: 40%

-Festivo diurno: 55%

-Festivo notturno: 65%

-Max 2h giornaliere e 12 settimanali: 20%

-Straordinario notturno turni avvicendati: 10%

-Straordinario notturno turni non avvicendati: 20%

 

- Adli

- Assidal

v Famar-Confmar

v Firas-Spp

v Fls

- Tredicesima

- Banca ore

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

I

II

III

IV

V

VI

VII

VIII

1.660

1.550

1.450

1.350

1.310

1.220

1.140

1.100

 

(*) Le declaratorie per singoli livelli richiamo, per ciascun livello, la figura del socio lavoratore; è possibile affermare che la qualifica di operaio rientri nei livelli da 3° a 8°.

      Non vengono esplicitate le voci retributive.

23

A060

Nazionale e provinciale

8/11/18-30/11/21

AàO

Operai agricoli:

- Area 1

- Area 2

- Area 3

Operai

florovivaisti:

- Area 1:

  Livello A

(specializzati super)

  Livello B

(specializzati)

- Area 2:

  Livello C

(qualificati super)

  Livello D

(qualificati)

- Area 3:

  Livello E

(comuni)

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

- Aic

- Asnali

- Unsic

- UnsiCoop

- Pmi-Italia

- Fedagricoltura

v Fna-Confsal

v Snaf-Fna/Confsal

v Confial

v Snalv-Confsal

v Sinast

v Feder.Agri

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

A1

1.286,25

S

F

N

S/F

F/N

25%

30%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

A2

1.173,06

A3

875

   

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai florovivaisti

Operai a t. det.

A1

7,79

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%

55%

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

A2

7,14

A3

6,71

24

A067

Nazionale, provinciale con favore al livello aziendale.

31/5/17-30/5/19

BàN

- Categoria A (operatore generico);

- Categoria B (operatore qualificato);

- Categoria C (operatore specializzato).

Operai

(mensili)

 

Operai

- Esaarco

- Cepa

- Cepa-Agricoltura

v Uipa

v Cli

v Flaaf

v Ciu

- Tredicesima

- Aumento parte economica di €80 lordi nel triennio 2017-2019

 

C (a

1.324,25

-Minimo tabellare

-Premio di produttività

-Eventuali trattamenti ad personam

 

C (b

1.405,10

 

C (c

1.529

 

-Indennità notturna: 3€ lordi/h

-Indennità festiva: 2,50 lordi/h

 

      Voci mancanti.

 

25

A068

Nazionale e provinciale

1/4/17-31/3/20

AàG

L, N, O

Operai agricoli e florovivaisti (*):

- 3° livello

- 4° livello

- 5° livello

- 6° livello

Liv

Minimi

-Suppl. (da 41° a 48° h): 15%

-Prestazioni eccedenti eccezional-mente la 48°h sett.: 20%

-Prestazioni eccezio-nalmente tra le 22.00 e le 6.00: 25%

-Ore in via ordinaria o per turnazione tra le 22.00 e le 6.00: 15%

-Eccezionalmente in festivi: 30%

-Eccezionalmente festivi orario notturno: 35%

Operai a t. indet.

-Confinnova

-Federsicurezza Italia

v Fiadel-Sp Cisal

- Tredicesima

 

III

IV

V

VI

1.399,38

1.358,75

1.260,73

1.159,07

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 
   

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 22,11%

 

(*) I primi due livelli non sono stati riportati in quanto non riconducibili alla qualifica di operaio.

 

26

A069

Nazionale, territoriale e/o aziendale

1/12/17-30711/20

BàN

- Categoria A (operatore generico)

- Categoria B (operatore qualificato):

   Livello B1 (super)

   Livello B2

- Categoria C (operatore specializzato):

   Livello C1 (super)

   Livello C2

Operai

(mensile)

-Straordinario: 35%

-Supplementare: 35%

-Straord/Suppl. notturno o festivo:

45%

-Straord/Suppl. notturno in giorno festivo: 60%

Operai a t. indet.

- Lega Impresa

- Uipa

v Filap

v Ciu

- Tredicesima

- Banca ore

- Scatti di anzianità

 

C (a

1.248

-Minimo tabellare

-Retribuzione variabile

-Eventuali trattamenti ad personam

 

C (b

1.430

 

1.352

 

C (c

1.560

 

1.482

 
   

-Indennità notturna: €3 lordi/h

-Indennità festiva: €2 lordi/h

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 31%

 

27

A06E

Nazionale e aziendale

1/6/21-31/5/25

BàN

- Categoria A

- Categoria B

- Categoria C

Operai

(mensile)

-Suppl/ straord: 30%

-Suppl/ Straord. notturno o festivo:

40%

-Suppl/Strord. notturno e festivo: 50%

-Minimo contrattuale

-Retribuzione variabile

-Eventuali trattamenti ad personam

- Uipa

v Ciu

v Salp

v Seal

- Tredicesima

 

C (a

1.324,25

 

C (b

1.405,10

 

C (c

1.324,25

 
   

-Indennità notturna: €2,50 lordi/h

-Indennità festiva: €2 lordi/h

 

28

A090

Nazionale, territoriale e/o aziendale

1/8/16-31/7/19

AàN

Operai:

- Livello 1

- Livello 2 (operaio)

- Livello 3 (operaio)

- Livello 4 (operaio)

- Livello 5 (operaio)

- Livello 6 (operaio apprendista).

Operai

(mensili)

Maggiorazioni orario ordinario

-Minimo contrattuale

-Retribuzione variabile

-Eventuali trattamenti ad personam

- Nord industriale

- Confimi

- Faspi-Confsal

v Fal

v Confael

v Snalp-Confsal

- Tredicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

L2

1.552,66

Dom o festivi

10%

 

L3

1449,37

Festivo diurno

5%

 

L4

1.290,07

Notte

15%

 

L5

1122,78

Notte turno regolare

10%

 

L6

825,49

Notte festivo

20%

 
 

Notte festivo turno regolare

15%

 

Straordinari

 

Entro le 48 h la sett.

15%

 

Oltre la 48°h la sett.

20%

 

Diurno festivo

25%

 

Notte

30%

 

Notte festivo

35%

 

29

A009

Nazionale e provinciale

30/3/18-29/3/21

AàN

Operai agricoli:

- Area 1

- Area 2

- Area 3

Operai

florovivaisti:

- Area 1:

   Livello A (specializzati super)

   Livello B (specializzati)

- Area 2:

   Livello C (qualificati super)

   Livello D (qualificati)

- Area 3:

   Livello E (comuni)

Operai

agricoli

(mensili)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

- Ciu

- Esaarco

- Esaarco-Agricoltura

- Cepa-A

v Ugl

v Si-Cel

v Cli-Ciu

v Onaps

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità (*)

 

A1

1.200

S

F

N

S/F

F/N

25%

35%

40%

40%

45%

-Salario contrattuale

-Generi in natura/valore corrispettivo (quando corrisposti per contratto o consuetudine)

-Valore sostitutivo in caso di mancata concessione di un alloggio/annessi (se previsto dal Ccnl provinciale)

 

A2

1.100

 

A3

750

 

Operai

florovivaisti

(orari)

Operai florovivaisti

 

A1

7,20

S

F

N

S/F

F/N

29%

40%

48%

50%

55%

 

A2

6,60

 

A3

6,20

 
 

 

Operai a t. det.

 

-Salario contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

(*) Non specificati.

 

30

A06F

Nazionale, regionale, territoriale e aziendale

1/10/21-30/9/24

BàN

Operai:

- Categoria A

- Categoria B

- Categoria C

Operai

(mensili)

-Straord/Ssuppl: 30%

-Suppl./Straord. notturno o festivo:

40%

-Suppl/Straord. notturno in festivo:

50%.

-Minimo contrattuale

-Retribuzione variabile

-Eventuali trattamenti ad personam

- Cnl

- Federazione Nazionale Agricoltura Cnl;

v Fild-Confsal;

v Fild-Ciu

- Tredicesima

- Premio di produttività

- Banca ore

 

C (a

1.607,75

 

C (b

1.529

 

C (c

1.405,10

 
   

-Indennità notturna: €2,50 lordi/h

-Indennità festiva: €2 lordi/h

 

31

A06A

Nazionale e territoriale,aziendale, di filiera

1/2/21-1/2/24

BàN

Operai:

- Categoria A

- Categoria B

- Categoria C

Operai

(mensile)

-Straord/Suppl: 35%

-Suppl/Straord. notturno o festivo:45%;

-SupplStraord. notturno in festivo:

60%.

Operai

- Uci

- Ersaf

- Aic

v Ceuq

v Uic

v Confedir

- Tredicesima

- Premio di produttività

- Banca ore

 

C (a

1.357,35

-Minimo contrattuale

-Retribuzione variabile

-Eventuali trattamenti ad personam

 

C (b

1.440,22

 

C (c

1.567,22

 
 

-Indennità notturna: €3 lordi/h

-Indennità festiva: €2,50/h

 

32

A016

Nazionale, territoriale, settore merceologico e aziendale/consortile

1/1/20-31/12/23

AàN

Operai agricoli e florovivaisti:

- Livello 1

- Livello 2

- Livello 3 (operai)

- Livello 4 (operai)

- Livello 5 (operai)

- Livello 6 (operai)

- Livello 7 (operai)

Operai

agricoli e florovivaisti

(mensile)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

- Agrital-Agci

- Legacoop-Agroalimentare

- Fedagri-Confcoperative

v Fai-Cisl

v Flai-Cgil

v Uila-Uil

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

L3

 1.793,09

S

F

N

S/F

F/N

Suppl

25%

35%

50%

50%

65%

10%

-Minimo contrattuale

-Salario integrativo fissato da contrattazione II livello

-Generi in natura o corrispettivo quando corrisposti per contratto o consuetudine

 

L4

1.650,47

 

L5

1.534,65

 

L6

1.459,38

 

L7

1.417,12

 

Tali minimi retributivi sono in vigore dal 1/12/20 e vengono previsti due aumenti a partire dal 1/10/22 e dal 1/11/23.

Operai florovivaisti

 

S

F

N

S/F

F/N

Suppl

25%

40%

50%

50%

65%

10%

Operai a t. det.

 

-Minimo contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

33

A01C

Nazionale, territoriale, di settore merceologico, aziendale o consortile.

30/3/18-29/3/21

AàN

Operai agricoli e florovivaisti:

- Livello 1

- Livello 2

- Livello 3 (operai)

- Livello 4 (operai)

- Livello 5 (operai)

- Livello 6 (operai)

- Livello 7 (operai)

Operai

agricoli e florovivaisti

(mensili)

Operai agricoli

Operai a t. indet.

- Ciu

- Esaarco

- Esaarco Federcoop

- Esaarco Agricoltura

- Cepa-A

v Ugl

v Si-Cel

v Cli-Ciu

v Onaps

v Sia Confsal(per adesione).

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

L3

1552,08

S

F

N

S/F

F/N

Suppl

25%

35%

50%

50%

65%

10%

-Minimo contrattuale

-Salario integrativo fissato da contrattazione II livello

-Generi in natura o corrispettivo quando corrisposti per contratto o consuetudine

 

L4

1443,16

 

L5

1372,38

 

L6

1332,63

 

L7

1236,40

 
 

Operai florovivaisti

 

S

F

N

S/F

F/N

Suppl

25%

40%

50%

50%

65%

10%

Operai a t. det.

 

-Minimo contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

Confrontabile con i Ccnl da ultimi presi in esame è il Ccnl A019, i cui trattamenti retributivi vengono riportati separatamente (qui sotto), stante l’applicabilità del contratto collettivo alle sole società costituite in forma di cooperativa. Il contratto, se non per i minimi retributivi inferiori nell’ammontare massimo di circa € 200 per singolo livello di inquadramento, può dirsi del tutto coincidente con il Ccnl leader: le voci retributive corrisposte sono le medesime e anche le maggiorazioni previste per la maturazione dell’anzianità di servizio coincidono.                      

   

A

B

C

D

E

F

G

H

I

L

M

N

O

N

Cod.

CNEL

Creazione sistemazione e manutenzione verde pubblico e privato

Aziende ortofrutticole

Aziende oleicole e frantoi

Aziende zootecniche e di allevamento animali di qualsiasi specie

Aziende di allevamento pesci e acquacoltura

Aziende vitivinicole

Aziende funghicole

Aziende casearie

Aziende tabacchicole

Aziende faunistico-venatorie

Aziende agrituristiche

Aziende di servizi e di ricerca in agricoltura

Aziende di coltivazioni idroponiche

34

A019

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

34

A019

Nazionale, territoriale, di settore merceologico, aziendale o consortile.

22/2/19-21/2/22

AàN

Operai agricoli e florovivaisti:

- Area 1:

  Livello A (specializzati    super)

  Livello B (specializzati)

- Area 2:

   Livello C (qualificati super)

   Livello D (qualificati)

- Area 3:

   Livello E (comuni)

Operai

(mensili)

Operai agricoli e florovivaisti

Operai a t. indet.

- Cepa-A

- Esaarco

- Ciu-Cne

v Sia-Confsal

v Cli-Ciu

v Ugl

- Tredicesima

- Quattordicesima

- Scatti di anzianità per biennio di servizio (max. 5)

 

L (a

1584,88

S

F

N

S/F

F/N

Suppl

25%

35%

50%

50%

65%

10%

-Minimo contrattuale

-Salario integrativo fissato da contrattazione II livello

-Generi in natura o corrispettivo quando corrisposti per contratto o consuetudine

 

L (b

1473,64

 

L (c

1401,38

 

L (d

1360,41

 

L (e

1261,55

 
   
   

Operai a t. det.

 

-Minimo contrattuale

-Terzo elemento: 30,44%

 

 

  • Ccnl per il settore delle micro e Pmi anche in forma di cooperative.
   

A

B

C

D

E

F

G

H

I

L

M

N

O

N.

Cod.

CNEL

Creazione sistemazione e manutenzione verde pubblico e privato

Aziende ortofrutticole

Aziende oleicole e frantoi

Aziende zootecniche e di allevamento animali di qualsiasi specie

Aziende di allevamento pesci e acquacoltura

Aziende vitivinicole

Aziende funghicole

Aziende casearie

Aziende tabacchicole

Aziende faunistico-venatorie

Aziende agrituristiche

Aziende di servizi e di ricerca in agricoltura

Aziende di coltivazioni idroponiche

35

A040

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

36

A042

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

37

A045

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

Vengono qui riportati gli ultimi tre contratti riconducibili al settore contrattuale A01, che esplicitamente ambiscono ad essere applicati con riguardo alle micro e piccole medie imprese, anche in forma cooperativa.

I primi due contratti, (A040) e (A042), possono dirsi identici: con tutta probabilità questo è parzialmente dovuto alla stipulazione di entrambi da parte della stessa sigla sindacale Famar (e Snapel per il solo A042). Il primo ha come controparte datoriale Nordindustriale, mentre il secondo Federimprese. Il minimo retributivo è di € 1000 per il livello più basso (VIII); è corrisposta la tredicesima mensilità e gli scatti per anzianità di servizio, biennali per un massimo di cinque, coincidono. Il lavoro straordinario prestato in orario diurno festivo viene retribuito con una maggiorazione del 65% della paga base; se prestato in orario notturno del 75%. Lo straordinario “normale” viene retribuito con una maggiorazione del 30%.

Del tutto omogeneo è anche il contratto A045, stipulato da Anap, Alim, Federfauna, Euroimprese Alba e Selp, Confsai e Ceuq. Leggermente inferiori sono le percentuali riconnesse agli straordinari ma il minimo retributivo per l’VIII livello di inquadramento è di €1.100. Irrilevante è da ritenersi anche la differenza di un solo euro in più per lo scatto di anzianità previsto per il solo livello più basso (€22).

  1. Settore contrattuale dei consorzi agrari (A04).

                                  

   

A

B

C

D

E

F

G

H

I

L

M

N

O

N.

Cod.

CNEL

Creazione sistemazione e manutenzione verde pubblico e privato

Aziende ortofrutticole

Aziende oleicole e frantoi

Aziende zootecniche e di allevamento animali di qualsiasi specie

Aziende di allevamento pesci e acquacoltura

Aziende vitivinicole

Aziende funghicole

Aziende casearie

Aziende tabacchicole

Aziende faunistico-venatorie

Aziende agrituristiche

Aziende di servizi e di ricerca in agricoltura

Aziende di coltivazioni idroponiche

38

A141

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

39

A143*

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

X

-

(*) Si applica anche alle cooperative.

Il Cnel riconduce al settore contrattuale dei consorzi agrari esclusivamente due contratti, di cui uno applicabile anche alle cooperative: il Ccnl A141, stipulato da Assocap e Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uiltucs-Uil, Sinalcap; e il Ccnl A143, stipulato da Ciu, Esaarco, Esaarco-Federcoop, Esaarco Agricoltura, Cepa-A e Ugl, Si-Cel, Cli-Ciu, Onaps. Entrambi i contratti, molto complessi nella profilazione dei livelli di inquadramento del personale e nella definizione delle maggiorazioni orarie per il lavoro supplementare, straordinario, notturno, festivo, ecc., risultano in tutto e per tutto uguagliabili: i minimi retributivi coincidono perfettamente (se non per un trascurabile discostamento di € 25 aggiuntivi per gli operai inquadrati al 3° livello del Ccnl A143) e prevedono per il livello più basso la corresponsione di € 805,63 di paga mensile. Per il livello più alto, invece, una retribuzione di € 1.286,98. Tra le voci retributive compaiono: tredicesima e quattordicesima; premio di produzione nazionale; premio di anzianità, corrispondente, quest’ultimo, al percepimento di tre mensilità in conseguenza del compimento dei venticinque anni di rapporto di lavoro alle dipendenze del datore di lavoro.

  1. Settore contrattuale dei consorzi di bonifica, miglioramento fondiario, sistemazioni idraulico forestali (A03).

N.

Cod.

CNEL

Sistemazione e manutenzione idraulico-forestale e idraulico agraria

Imboschimento e rimboschimento

Miglioramento dei boschi esistenti ed attività connesse

Difesa del suolo

Valorizzazione ambientale e paesaggistica

40

A131

-

-

-

-

-

41

A133

-

-

-

-

-

42

A181

X

X

X

X

X

43

A183

X

X

X

X

X

 

Un discorso a parte deve essere fatto per i contratti stipulati per i consorzi di bonifica e le sistemazioni idraulico-forestali. Per i contratti A131 e A133 l’ambito di applicazione coincide con la disciplina dei rapporti di lavoro subordinato intercorrenti tra i consorzi di bonifica (ivi compresi i consorzi di bonifica montana), gli enti consortili similari di diritto pubblico, i consorzi di miglioramento fondiario, di irrigazione, idraulici di scolo e loro raggruppamenti comunque denominati e il personale che esplichi la propria attività per gli enti anzidetti in via continuativa in modo esclusivo o a tempo parziale, nonché i rapporti di lavoro subordinato intercorrenti con il personale con rapporto a termine e con gli operai avventizi. Ma, in assenza di una vera delineazione della categoria contrattuale e, dunque, delle attività svolte da tali consorzi, è indispensabile ricorrere ai codici Ateco: attività dei maniscalchi (01.62.01); altre attività di supporto alla produzione animale, con esclusione dei servizi veterinari (01.62.09); attività che seguono la raccolta (01.63.00); servizi di supporto per la silvicoltura (02.40.00); attività di supporto alla produzione vegetale (01.61.00). Solo attraverso la loro comparazione con i codici Ateco attributi ai contratti A181 e A183, si rileva la piena coincidenza dell’ambito oggettivo di applicazione.

Neppure sorprende riscontrare una certa simmetria nella previsione dei minimi contrattuali: i contratti A181 e A183 dettano minimi retributivi per l’ultimo livello di inquadramento di poco diversi, e lo stesso vale confrontando il contratto A131 con il cod. A133: rispettivamente € 1.159,07 e 1.161,07 a fronte di € 1.278,67 e 1.194,21. Volendo invece approfondire la comparazione tra contratti stipulati dalle stesse sigle sindacali per la stessa categoria, la differenza retributiva risulta essere più vistosa: i contratti A181 e A131, stipulati dalle federazioni aderenti a Cgil, Cisl e Uil riconoscono un minimo retributivo variato nel suo ammontare di più di euro € 100, mentre i contratti A183 e A133, stipulati da Ugl, presentano un divario di poco più di €30.

  1. Osservazioni conclusive.

Al pari degli altri settori contrattuali, anche quello dell’agricoltura è stato colpito da una proliferazione incontrollata di contratti collettivi, stipulati talvolta da organizzazioni sindacali dalla “rappresentatività indefinita”; ad oggi, si supera ampiamente il numero di 900 contratti censiti dal Cnel. Le conseguenze della alluvionale contrattazione collettiva nazionale si concretizzano in una certa sovrapposizione degli ambiti di applicazione dei contratti stessi, sia per quel che concerne la categoria, sia con riferimento all’organizzazione dei settori contrattuali (v. il contratto A06D, che, pur venendo ascritto al settore agricoltura, è poi ricondotto al macrosettore Alimentaristi, settore contrattuale E02: pesca). Ad aggravare ulteriormente la situazione concorre la perdurante inattuazione della parte seconda dell’art. 39 Cost. e, più nello specifico, la mancata determinazione di meccanismi di misurazione della rappresentatività sindacale.

L’originaria formulazione dell’art. 603-bis c.p. prevedeva che a costituire indice di sfruttamento retributivo fosse la “sistematica retribuzione dei lavoratori in modo palesemente difforme dai contratti collettivi nazionali o comunque sproporzionata rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato”. La l. n. 199/2016, emanata col fine di garantire una maggiore efficacia all’azione di contrasto al fenomeno del caporalato, ha modificato l’articolo, prevedendo non solo che la corresponsione della retribuzione difforme possa anche solo essere reiterata ma, ben più di rilievo, è il fatto che abbia introdotto due parametri di difformità: il discostamento palesemente difforme dalle retribuzioni previste nei contratti nazionali o territoriali stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative a livello nazionale.

Il previgente richiamo sic et simpliciter a “contratti collettivi nazionali” conduceva l’interprete, in ossequio al principio del favor rei, a interpretarlo nel senso in cui l’ipotesi di reato potesse configurarsi solo in conseguenza alla sistematica corresponsione di una retribuzione inferiore al minimo retributivo più basso tra quelli previsti dalla molteplicità di contratti collettivi vigenti. Con la nuova formulazione, invece, considerato anche che i contratti stipulati dalle organizzazioni sindacali più rappresentative sul piano nazionale tendenzialmente prevedono dei minimi retributivi più alti, vi sarebbe stato un ampliamento dell’area della punibilità. Tuttavia, il legislatore, nel riformulare la disposizione, non si è spinto al punto di esplicitare in che termini debba tenersi conto della rappresentatività delle organizzazioni sindacali, se in termini di maggiore rappresentatività, magari anche in chiave comparata.

La stessa legge sul caporalato ha istituito, con il suo art. 8, c. 1, lett. a), punto terzo, la Rete del lavoro agricolo di qualità, disponendo al contempo come requisito di accesso a quest’ultima l’applicazione, da parte dell’impresa istante, dei contratti collettivi di cui all’art. 51 del d.lgs. 15 giugno 2015, n. 81. Ciononostante, una “interpretazione sistematica” col dettato penale rimane operazione preclusa: ammetterla significherebbe accettare (rectius introdurre) una ingiustificata coercizione nei confronti del datore di lavoro, che si vedrebbe costretto a dismettere la sua libertà di scelta del contratto collettivo da volersi applicare – cosa dubbiamente compatibile ex art. 39, c. 1, Cost. – laddove i minimi tabellari contenuti nel contratto leader risultassero di molto superiori a quelli previsti da contratti non leader ma pure rappresentativi; con qui la specificazione che in relazione a questi ultimi si allude, quindi, a una valutazione sulla rappresentatività in termini assoluti, e quindi riconducibile al principio di “maggiore rappresentatività”, da doversi esaminare in concreto.

La preoccupazione del legislatore penale è stata quella di vincolare il parametro di difformità alla sufficiente rappresentatività delle sigle sindacali stipulanti il contratto ; lo specifico riferimento ai contratti collettivi siglati dalle organizzazioni più rappresentative, in linea con le considerazioni fin qui esposte, esclude ab origine la possibilità di far assurgere a parametro di comparazione i soli contratti collettivi stipulati da rappresentanze minori, fittizie o addirittura di comodo, vietate ex art. 17 St.lav. Nello stesso ordine di idee, sembra porsi la dottrina che esclude la possibilità – o meglio, la correttezza – di ricorrere a una netta contrapposizione tra Ccnl legittimi, stipulati dalle confederazioni storiche, e intese “pirata”, con riferimento a tutti gli altri contratti stipulati da soggetti diversi; questo per due motivi: da un lato, non è aprioristicamente determinabile la persecuzione di scopi illegittimi ad opera di “contratti minori”, e quindi (a contrario) non sono escludibili legittimi intenti protetti ex art. 39, c. 1 Cost.; dall’altro sarebbe errato pensare che fra questi contratti non vi siano oltre a forme di illiceità da reprimere anche istanze di rappresentanza da valutare per quanto esprimono.

Stando a quanto espresso dal comma 1 dell’art. 603-bis c.p., ai fini dell’accertamento del reato di sfruttamento lavorativo – per cui, si ricorda, è sufficiente l’accertamento della sussistenza di anche solo uno tra gli indici rivelatori – il compito del giudice viene a coincidere con quello di verifica della corresponsione palesemente difforme della retribuzione in relazione al trattamento retributivo dettato dai Ccnl stipulati da organizzazioni sindacali più rappresentative sul piano nazionale (il parametro-riferimento), essendo al contempo tenuto alla formulazione di un giudizio sulla proporzionalità e sufficienza della retribuzione rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato, ai sensi dell’art. 36 Cost. In brevis, se il trattamento retributivo previsto in Ccnl stipulati da organizzazioni genuinamente e sufficientemente rappresentative degli interessi dei lavoratori risultasse essere inferiore rispetto a quello determinato dai contratti leader, ma comunque rispettoso dell’art. 36 Cost., non potrà parlarsi di difformità palese; per converso, se il trattamento viene valutato dal giudice inferiore ai minimi costituzionali, allora, si configurerà l’ipotesi di reato. Le perplessità al momento dell’individuazione del contratto collettivo da doversi assumere a parametro per la determinazione della giusta retribuzione ai sensi dell’art. 36 Cost., comunque, permangono, e questo a causa dei confini fluidi dei campi di applicazione dei contratti, che al contempo rendono incerto il perimetro entro il quale determinare il grado di rappresentatività delle sigle sindacali e datoriali.

La precettività dell’art. 36 Cost., infine, prende vita nell’applicazione e interpretazione giurisprudenziale, scissa al suo interno in diversi filoni di pensiero che senza alcuna difficoltà riescono a coesistere senza entrare tra loro in netta contraddizione. Unica posizione incontrovertibile rimane il non assoggettamento del giudice alla determinazione negoziale collettiva della retribuzione, potendosene lo stesso discostare per appellarsi a parametri diversi, quali l’equità; il tipo e la natura dell’attività svolta; il raffronto con situazioni analoghe  le condizioni di mercato, col fine ultimo di determinare una retribuzione connotata dei requisiti costituzionali di sufficienza e proporzionalità. A completamento della previsione penale, sulla falsa riga dell’art. 36 Cost., viene difatti punita anche la corresponsione di una retribuzione in modo “comunque sproporzionato rispetto alla quantità e qualità del lavoro prestato” – che pure ricomprende l’ipotesi di mancata applicazione di un qualsivoglia contratto collettivo da parte del datore di lavoro.

In conclusione, nel mutismo selettivo del legislatore e coerentemente con i principi del diritto penale, l’interpretazione preferibile della norma penale oggetto d’analisi parrebbe essere quella volta al richiamo di una rappresentatività in termini assoluti, che assicuri il datore di lavoro dall’incorrere nell’integrazione del reato ogniqualvolta eserciti legittimamente la propria libertà sindacale. Naturalmente, la mancata integrazione del reato non esclude il ricorso a forme di tutela concorrenti e di natura civilistica in caso di corresponsione di una retribuzione non soddisfacente i requisiti di proporzionalità e sufficienza costituzionalmente garantiti (ma non pacificamente determinati dalla giurisprudenza).

 

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