testo integrale con note e bibliografia

“Diritto del lavoro e Sicurezza” è il titolo di un ciclo di seminari organizzato presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia in occasione del recente soggiorno, in qualità di Visiting Professor, di Laurent Gamet, professore di Diritto del lavoro nell’Universitè Paris-Est Créteil Val de Marne (Parigi XII), di cui dal 2021 è anche Preside della Facoltà di Giurisprudenza.
Gli incontri sono stati pensati per i dottorandi di ricerca di area giuridica con l’obiettivo di coniugare al meglio la riflessione sulla prospettiva di teoria generale e l’analisi dei profili più specialistici, al fine di promuovere una solida cultura giuridica e adeguate capacità di analisi critica, in un’ottica interdisciplinare e guardando ben oltre i confini nazionali.
Con questo spirito, nell’attività seminariale si è inteso declinare il rapporto dialettico fra diritto del lavoro e sicurezza, ponendo al centro dell’approfondimento alcuni temi che animano la riflessione giuslavoristica e le risposte fornite rispetto ad essi nell’ordinamento francese.
La prospettiva di partenza è quella dello studioso che, senza sottrarsi a una riflessione di ampio respiro sugli argomenti trattati, si sofferma criticamente sulle soluzioni approntate nel suo Paese, in questo caso la Francia, fornendo così alcune preziose indicazioni grazie alle quali è possibile avviare un percorso di comparazione con l’ordinamento italiano per interrogarsi su affinità e differenze.
Nel primo incontro è stato approfondito il tema della tenuta dei sistemi di Welfare State alla luce delle crisi che hanno investito gli ordinamenti nazionali negli ultimi anni, ivi compresa l’emergenza pandemica, al fine di riflettere sui bisogni di protezione, vecchi e nuovi, spesso connessi a vite lavorative sempre più precarie, anche nella prospettiva di rifondare lo Stato sociale e ridare centralità ai servizi pubblici, seguendo quello che Gamet chiama «un approccio sistemico».
Nel secondo, invece, l’endiadi diritto del lavoro e sicurezza è stata analizzata con riferimento alle potenzialità e ai rischi dell’impiego sempre più diffuso degli algoritmi e dei sistemi di intelligenza artificiale nell’ambito dei processi decisionali, organizzativi e di gestione dei rapporti di lavoro, con l’obiettivo di riflettere sulle sfide che il diritto del lavoro deve affrontare per governare il complesso processo di transizione digitale in atto al fine di rispondere a nuove e specifiche esigenze di tutela dei lavoratori che rischiano un’indebita compressione dei loro diritti fondamentali.
Nel terzo, infine, è stato condotto un approfondimento sul ruolo accordato all’autonomia collettiva nella regolazione di alcuni aspetti del mercato del lavoro e, prima ancora, sui margini di libertà e competenza ad essa riconosciuti, nella consapevolezza che le parti sociali recitano da sempre un ruolo di primo piano nella dinamica regolativa, in modo particolare quando si tratti di offrire risposte a situazioni congiunturali di crisi o disciplinare fenomeni frammentati e in divenire.
Le relazioni di Laurent Gamet, dense di suggestioni e preziosi spunti di riflessione, hanno alimentato un partecipato e vivace dibattito, stimolato anche dagli interventi di alcuni colleghi – Francesca Rosa (docente di Diritto pubblico comparato), Giuseppe Antonio Recchia e Vincenzo Bavaro (entrambi docenti di Diritto del lavoro) – chiamati a discutere con le lenti degli studiosi italiani sulle tracce di ricerca offerte dal nostro autorevole ospite.
L’iniziativa, anche grazie alla possibilità di collegamento a distanza, ha riscosso un buon successo e, sin dal primo incontro, è stato chiaro che i temi affrontati potessero interessare una platea più ampia di quella per la quale erano stati concepiti.
Per tale ragione, cogliendo la gradita sollecitazione del Direttore della Rivista, abbiamo pensato che potesse essere utile mettere a disposizione di un pubblico più vasto le relazioni svolte nei tre seminari.
Si tratta, peraltro, di un’anticipazione di riflessioni di Laurent Gamet che, insieme ad altre messe a punto in occasione di recenti soggiorni in diverse università italiane, confluiranno in un volume di prossima pubblicazione per l’editore Giappichelli.
Laurent Gamet, sulle orme di Erasmo da Rotterdam, da qualche anno ha fatto del viaggio e della conoscenza di altre realtà e ordinamenti giuridici la cifra della sua esperienza accademica.
Il suo interesse per la nostra cultura (non solo) giuridica e l’amore per il nostro Paese, dove ha anche svolto una parte importante della sua formazione, lo rendono un prezioso interlocutore.
Decidendo di percorrere un tratto della sua strada nel nostro Ateneo ci ha consentito di intraprendere uno scambio fecondo, di cui gli siamo sinceramente grati e che vogliamo coltivare. Verremmo, però, meno a quello spirito di circolazione delle idee che da sempre è il sale della ricerca e della vita universitaria se volessimo preservare solo per noi le sue conoscenze, la sua sensibilità e il suo acume.

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