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Lavoro, Diritti, Europa è una pubblicazione on-line gratuita in modalità open access, che intende avvalersi di ogni opportunità offerta dalla rete per rendere possibile il dialogo con i lettori, specie per quanto concerne la circolazione di contenuti scientifici onde alimentare un progetto culturale articolato in molteplici direzioni.
L’incontro di quella che è oggi la Direzione scientifica con un editore quale GueriniNext, intenzionato ad integrare la propria collana giuslavoristica con efficaci strumenti di informazione dei lettori, ha quindi reso possibile la nascita di una Rivista che approfondisce i temi del diritto del lavoro in una visione integrata e comparatistica.
Il diritto del lavoro è particolarmente esposto all’influsso esercitato dall’Unione europea non soltanto tramite il recepimento delle sue direttive, ma altresì per le sempre più rilevanti decisioni della Corte di giustizia, alla quale si deve la formulazione di regole con le quali la gestione delle risorse umane non può esimersi dal confrontarsi.
La Rivista intende pertanto rappresentare uno spazio di discussione e di confronto sui temi giuslavoristici fra i protagonisti della disciplina in una prospettiva non accademica, ma tesa a soddisfare le esigenze di informazione e di approfondimento di chi, in qualsiasi posizione, si occupi professionalmente del rapporto di lavoro in ogni sua dinamica.
La conoscenza costituisce, oggi più che mai, una risorsa primaria: siamo, tuttavia, travolti da un flusso ininterrotto di messaggi che, non di rado, fanno sentire sopraffatti da una sorta di inflazione informativa che rende difficile valutare la qualità delle notizie e dei dati.
Paradossalmente ciò che maggiormente interessa è spesso difficile da rinvenire, sommerso da una quantità di dati inutili o –addirittura- inattendibili: la Rivista rappresenta un efficace strumento per operatori e studiosi ai quali necessiti una informazione seria, affidabile, tempestiva.
Le più significative sentenze rese, in materia di diritto del lavoro, dalla Corte di giustizia dell’Unione europea, dalla Corte europea dei diritti dell’uomo, dalla Corte costituzionale, da quella di Cassazione sono oggetto di approfondimento ad opera di magistrati, accademici, professionisti, fra i quali sono da annoverare, a fianco degli avvocati, i consulenti del lavoro ed i commercialisti: gli apporti di questi ultimi due profili professionali trovano riscontro anche in accordi con i rispettivi Ordini, che hanno ritenuto di sostenere la Rivista.
La presenza di referenti della Rivista presso gli anzidetti Organi giudiziari rende possibile le tempestiva disponibilità di ogni rilevante decisione, immediatamente pubblicata dandone notizia tramite l’apposita newsletter a tutti coloro i quali manifestino l’intenzione di riceverla sottoscrivendo l’autorizzazione all’invio.
Non minore è l’attenzione prestata alle decisioni di merito ogniqualvolta presentino carattere innovativo, o comunque elementi di interesse per gli studiosi e gli operatori, anche nella prospettiva della integrazione degli spunti offerti da giurisprudenza, dottrina, legislazione.
Ogni contributo destinato alla pubblicazione è oggetto di valutazione mediante la procedura di peer review riposta, come d’uso, su di un intervento valutativo dei referee nella forma cosiddetta del doppio cieco: ai referee sono, peranto, ignoti gli autori, ed a questi i referee.
La Rivista si avvale quindi di un Comitato di referee di comprovata qualificazione, cui si affiancano un Comitato scientifico ed una Direzione di indiscussa reputazione.
Non ultimo elemento qualificante è rappresentato dalla collaborazione con il Centro Studi di Diritto del lavoro Domenico Napoletano.
La Rivista auspica l’apporto di tutti i lettori, invitati a collaborare esprimendo le proprie idee tramite proposte, segnalazioni, contributi.